Quasi tutti i ricoverati senza vaccino. Appello di Angioni: ‘Terribile deja-vu’

Continuano a essere i non vaccinati a riempire quasi tutti i posti disponibili nei reparti di area medica e le terapie intensive dedicate ai pazienti Covid, continuando anche ad intasare i pronto soccorso. È quanto emerge da un report giornaliero stilato dal polo ospedaliero di Cagliari guidato dal direttore sanitario Sergio Marracini.

Nel dettaglio nei due reparti aperti all’ospedale Binaghi i posti letto occupati da pazienti positivi sono 46 e quasi la totalità è senza vaccino, con un’età media che di aggira sui 57 anni. Stessa situazione nelle due rianimazioni, al Binaghi 11 ricoverati tra i quali anche alcuni nella fascia di età tra i 30 e i 39 anni, e al Santissima Trinità 8 con ben 6 senza vaccino. Poi ci sono da aggiungere i28 pazienti Covid al Pronto soccorso sempre al Santissima Trinità e altri 16 in Pneumologia.

E proprio al Santissima Trinità ieri si è vissuta una giornata campale, tra codici rossi e gialli in fila in attesa della visita o del ricovero, e medici e infermieri sfiniti. Nessuna tregua: circa trenta pazienti (ormai la media giornaliera) – la maggior parte Covid e alcuni in osservazione dall’11 agosto – che per ore hanno bivaccato nell’area esterna per il triage e poi dentro nei corridoi, sulle sedie.

Alla fine anche le ambulanze del 118 si sono ritrovate in fila tra il piazzale e l’ingresso, tutte con a bordo pazienti col virus. Una situazione al limite, tra casi Covid in attesa di ricovero (anche ventilati), sospetti da accertare e altre emergenze.

Tanto che ieri sera l’infettivologo Goffredo Angioni, Primario di Malattie Infettive a Is Mirrionis ha lanciato l’allarme in un post su Facebook: “Sono trascorsi 8 giorni dal post che riporto sotto (in cui parla delle normali attività del reparto riprese dopo la violenta ondata degli scorsi mesi ndr). Questo pomeriggio le Malattie Infettive del Santissima Trinità sono state (nuovamente ndr) riconvertite in Covid. Troppo alto il numero dei pazienti con necessità di ricovero”. Per Angioni si tratta di “un terribile dejà vu”.

“Insufficienze respiratorie, ventilazioni assistite, sguardi atterriti, ossigeno, tute, camere a pressione negativa, monitor. Un salto nel passato, nonostante oggi siamo in possesso di un’arma straordinaria come il vaccino. Confermo, anche nel nostro caso, i dati presentati nei giorni scorsi dal nostro direttore Sanitario Sergio Marracini: il 90 per cento dei ricoverati non è vaccinato. Per me una situazione difficilmente comprensibile”.

Da qui il nuovo appello: “Continuo a consigliarlo caldamente: ascoltate la scienza non i chiacchiericci, vaccinatevi. Fatelo almeno per voi”.

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