Quaranta operai dell’ex Ila occupano i municipi di Carbonia e Gonnesa

Stanchi di promesse non mantenute, i lavoratori ex Ila di Portovesme questa mattina hanno deciso di passare alle maniere forti. Una ventina di operai a Gonnesa e altrettanti a Carbonia ha infatti occupato le aule consiliari dei rispettivi Comuni. “Ho 58 anni, sono andato in mobilità 8 anni fa, abbiamo fatto 160 incontri, 5 corsi di formazione, a giugno perderò anche la mobilità e secondo la legge Fornero potrei andare in pensione solo fra 10 anni”, dice Antonio Masala, uno degli operai che ha occupato il municipio a Gonnesa. “Siamo un centinaio – aggiunge – tutti con situazioni diverse, sia per l’età sia per quelle familiari. Ci accomuna però il destino che stiamo condividendo. Una situazione che lentamente ci sta portando alla deriva e alla rovina”. Sono pronti ad occupare anche gli altri Comuni del territorio, se non arriverà una soluzione da parte della Regione.

Lo stabilimento ex Ila, che l’imprenditore di Iglesias Ninetto Deriu aveva rilevato nel 2012 dal fallimento Otefal Sail per circa 4 milioni di euro, sarebbe dovuto ripartire secondo un piano industriale che prevedeva l’installazione di alcuni generatori eolici che avrebbero dovuto abbattere la bolletta elettrica. Le cose non andarono però secondo quanto previsto dall’imprenditore, perché le autorizzazioni per il montaggio delle pale eoliche non furono mai concesse dalla Regione. Dopo tre anni d’attesa la decisione, dello scorso anno, di smantellare gli impianti con la successiva vendita all’asta.

Oggi il capannone che una volta ospitava un efficiente impianto di laminazione a cui si era aggiunta poi una linea di verniciatura e che dava lavoro a circa 200 persone è desolatamente vuoto. La sua sorte si intreccia con quella del progetto BioFuel di Mossi e Ghisolfi che avrebbe individuato nell’area ex Ila il luogo dove far sorgere la bio raffineria. Con il ricavato dalla vendita dell’area, poi, l’imprenditore Deriu avrebbe manifestato l’intenzione di realizzare in un’altra area un nuovo laminatoio più piccolo e più efficiente per la costruzione di componenti per la nautica. 

Questa mattina intanto i segretari territoriali dei metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil sono stati ricevuti dal Prefetto di Cagliari Giuliana Perrotta a cui hanno illustrato, ancora una volta, la drammatica situazione in cui versa il Sulcis Iglesiente sul versante lavorativo. Sono sempre di più infatti i lavoratori che hanno perso il lavoro e che stanno anche perdendo gli ammortizzatori sociali secondo le nuove norme. Per questo pomeriggio è previsto alla Regione una riunione della Commissione regionale al Lavoro dove si parlerà in particolare della situazione dei lavoratori ex Ila.

Carlo Martinelli

 

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