Pula, il parco archeologico di Nora “inclusivo” grazie ai pannelli multilinguaggio

Il Parco archeologico di Nora, a Pula, sarà fruibile anche per le persone con disabilità sensoriali in particolare legate alla vista e all’udito, attraverso un progetto innovativo.

Grazie a un sistema di informazione accessibile e inclusivo, con una tecnologia avanzata, farà dunque da apripista in Sardegna: 36 i pannelli multilinguaggio, in lingua dei segni, vocale e scritta, allestiti nel sito e in diversi punti strategici, tra cui la chiesetta di Sant’Efisio per accedere alle informazioni, ai contenuti scientifici, ai racconti, alla storia di questo sito inserito dal Mibac tra le 100 eccellenze italiane del 2024.

Si tratta di “pannelli parlanti e dotati di tecnologia video”, che rendono fruibile la visita al sito anche alle persone non vedenti e non udenti grazie a un QR code che consentirà la fruizione delle informazioni. Grazie al supporto dell’Istituto Nazionale dei Sordi di Torino, ai 36 pannelli è stato infatti inserito un sistema che li collega a un video in linguaggio dei segni (LIS), dove l’interprete “segna” tutto ciò che si troverà scritto nella spiegazione. Ci sarà anche la voce che accompagnerà il video in LIS che permetterà alle persone non vedenti di apprendere le informazioni relative alle varie aree degli scavi. I video sono conformi al concept dell’Universal design essendo multi modali: lingua dei segni, vocale e scritta.

In Italia lo hanno adottato il Museo Egizio di Torino, il Museo di Arte Orientale di Torino, i musei Civici di Monza, il Castello Sforzesco, il Museo del Mare di Palermo, Castel del Monte, il MUSE di Trento, la Galleria Borghese.

 “Questo sistema di comunicazione tiene conto delle diverse esigenze di tutte e tutti”, sottolinea il sindaco di Pula Walter Cabasino che assieme alla fondazione Pula Cultura diretta da Clara Pili punta sempre più alla valorizzazione di questo gioiello, da ammirare anche in 3D con l’antica città porto, i templi, le terme, il teatro, i preziosi mosaici, con l’abbattimento di ogni tipo di barriera. “Una tecnologia avanzata per consentire di ammirare le vestigia di un’area apprezzata da studiosi e turisti di tutto il mondo – ha aggiunto Clara Pili – e che registra un incremento di visite del 20 per cento. Dal 27.809, nello stesso periodo del 2024 a 33.918″. 

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