La Provincia scriveva dopo il ripascimento: “La sabbia presto schiarirà”

Il ripascimento del Poetto ideato e messo in atto dalla Provincia di Cagliari è raccontato da un opuscolo di 16 pagine pubblicato dall’ente appena terminati i lavori: “Il Poetto, una spiaggia una storia” è stato distribuito ai Cagliaritani il primo maggio del 2002, il giorno della festa per Sant’Efisio.

“Mentre politici, scienziati, ambientalisti, geologi, esperti e studiosi di Regione, Ministeri, Comuni, Province, e docenti universitari discutevano, il Poetto agonizzava e stava per morire – si legge nelle prime pagine del libretto – Poi finalmente il ripascimento. Una parola nuova per indicare un intervento di ripristino ambientale da tutti voluto ma mai effettuato fino al 2002. Ricostruire la spiaggia con altra sabbia come si è fatto in altre parti d’Italia. Queste pagine intendono illustrare, con un’informazione scientifica ma comprensibile, che cosa è il ripascimento del Poetto. Che cosa succederà alla spiaggia dei centomila che rischiava di morire e di diventare una lunga triste pietraia”.

Cosa sarebbe successo alla spiaggia si è visto da subito, con centinaia di metri cubi di sabbia grossolana, piena di inclusi e conchiglie, di colore grigiastro e consistenza ben diversa dalla sabbia bianca e fine che si tentava di ripristinare: un intervento scellerato e irreversibile concluso in poche settimane.

Molti sono rimasti un po’ scioccati dal colore grigionerastro del materiale scaricato dalla draga sulla spiaggia – scrive nell’opuscolo della Provincia Paolo Colantoni, docente di geologia e sedimentologia a Urbino e consulente del progetto di ripascimento – Il colore è essenzialmente dovuto alla riduzione operata dai batteri al di sotto dell’interfaccia acqua/sedimento e in particolare ai solfuri prevalentemente di ferro, creatisi in assenza di ossigeno. Ma la sabbia dragata schiarisce in brevissimo tempo, settimane o mesi, per effetto degli agenti atmosferici (…). Non si può pertendere che il materiale appena depositato sia già perfettamente compatibile con i desideri dei bagnanti. Il mare deve fare il suo lavoro”.

Per il lavoro del ripascimento al Poetto, Colantoni è stato condannato dalla corte di Cassazione per danno erariale e dovrà pagare un risarcimento di oltre 71 mila euro insieme all’altro consulente della Provincia, Leopoldo Franco. Insieme a loro sono stati condannati Sandro Balletto, presidente della Provincia di allora, Renzo Zirone, assessore ai Lavori Pubblici, i direttori dei lavori Salvatore Pistis e Andrea Gardu , il responsabile del procedimento dell’ente Lorenzo Mulas, i tre componenti della commissione scientifica di monitoraggio Andrea Atzeni, Paolo Orrù e Giovanni Serra: un risarcimento per quasi tre milioni di euro che per ora risana solo le casse pubbliche, non certo la spiaggia dei Cagliaritani compromessa irrimediabilmente.

F.M.

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