Carbone depositato davanti alla sede di Bankitalia a Cagliari. E una piccola fattoria con le caprette allestita sul marciapiede del Largo Carlo Felice. E poi ancora palloncini con il simbolo dell’euro liberati in cielo. Con castagne e zucchero filato distribuiti a tutti i bambini. La singolare protesta nel giorno della Befana è stata organizzata dai gruppi anti-Equitalia per denunciare gli effetti della crisi soprattutto sulla Sardegna. In campo “artigiani e commercianti”, Movimento per la gente, Lega sociale anti vessazioni e consulta anti usura nazionale.
“La crisi economica – viene spiegato in un volantino distribuito ai passanti – che si è abbattuta sul popolo italiano è stata creata dalla speculazione finanziaria internazionale. Ciononostante la gestione del governo e dell’economia è stata affidata proprio ai rappresentanti di quella speculazione che hanno tutelato il sistema bancario facendo pagare il conto ai cittadini e trasformando un fenomeno finanziario internazionale in una grave recessione nazionale”. Per questo è stata lanciata una raccolta di firme, tra l’altro per la ridiscussione di tutte le norme monetarie europee, a partire dal trattato di Maastricht. Obiettivo: l’immediata applicazione della legge del 2005 a tutela del risparmio e per la disciplina dei mercati finanziari.