Prostituzione in comunità di recupero, chiesta la condanna per il sacerdote

Sei anni di reclusione e una multa di 5mila euro per favoreggiamento della prostituzione e assoluzione dall’accusa di violenza sessuale. Sono le richieste sollecitate dal pm Marco De Crescenzo nel processo a Oristano a don Giovanni Usai, il fondatore della comunità di recupero per detenuti “Il Samaritano”, che era stato arrestato poco più di nove anni fa. Per il coimputato di origine nigeriana, Alphonsus Eze, anche lui accusato di favoreggiamento, il pubblico ministero ha chiesto la condanna a tre anni.

I fatti contestati sarebbero avvenuti all’interno della comunità, che opera nelle campagne di Arborea. Secondo il pm, il sacerdote come responsabile del centro avrebbe dovuto vigilare e invece ha consentito che le ragazze, che si sarebbero dovute rieducare, avessero condotte scorrette, culminate con la prostituzione. Una di queste – tutte erano di nazionalità nigeriana – aveva denunciato anche una violenza sessuale. La prossima udienza il 19 marzo con le arringhe della difesa.

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share