Non sarà il giudice di Milano, Stefano Caramellino, a presiedere il processo a carico di Fabiana Muscas, 53enne, amica e imputata assieme al cantante cagliaritano, Marco Carta, nel procedimento per l’accusa del furto di sei magliette alla Rinascente di Milano. Il giudice, infatti, si è dichiarato incompatibile, perché si è già espresso nel merito sul caso che ha coinvolto l’artista sardo che è stato assolto. Poco prima della dichiarazione di Stefano Caramellino, la donna, difesa dall’avvocato, Giuseppe Castellano, aveva chiesto il via libera all’istituto di messa alla prova e di svolgere lavori di pubblica utilità, quattro ore alla settimana per 52 settimane, in una onlus Caritas di Cagliari.
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Inoltre, la donna aveva scelto di aggiungere due ore settimanali di lavoro extra “a riprova della sua resipiscenza”. L’udienza è stata aggiornata al 20 gennaio e il processo passerà a un altro giudice che dovrà decidere se accogliere la richiesta di Fabiana Muscas relativamente allo svolgimento di lavori socialmente utili. Se il programma andrà a buon fine, alla fine di questo periodo, il giudice potrà dichiarare estinto il reato.