La Procura della Repubblica di Brescia ha chiesto il proscioglimento del leader indipendentista sardo Doddore Meloni dall’accusa di partecipazione alla associazione sovversiva denominata l’Alleanza che aveva come obiettivo la proclamazione della indipendenza del Veneto. Ma a sorpresa, l’avvocato Cristina Puddu, difensore di fiducia di Meloni, ha replicato chiedendo invece con determinazione il rinvio a giudizio del suo assistito. La decisione del giudice potrebbe arrivare già alla prossima udienza, fissata per il 17 marzo.
“L’accusa ha chiesto il proscioglimento di Meloni senza motivare in alcun modo la sua richiesta”, ha spiegato l’avvocato Puddu al termine dell’udienza di Brescia, sottolineando però che la richiesta di rinvio a giudizio degli altri 45 imputati, fra i quali il fondatore della Liga Veneta ed ex sottosegretario agli Esteri Franco Rocchetta, è stata motivata dal pubblico ministero anche col fatto che basterebbe comunque la semplice richiesta di indipendenza pur non seguita da atti concreti a concretizzare il reato di eversione. “Noi non siamo d’accordo – ha commentato l’avv. Puddu – e vogliamo invece andare al processo per dimostrare davanti ai giudici della corte d’Assise non solo che Meloni non ha commesso il reato di partecipazione ad associazione eversiva ma anche e soprattutto che ogni cittadino ha invece tutto il diritto, sancito da trattati internazionali sottoscritti anche dallo Stato italiano, di chiedere l’indipendenza della propria nazione e di battersi, nel rispetto delle leggi, per conquistarla come ha fatto e continuerà a fare Salvatore Meloni”.