Primo concerto per la Free Soul Band: dieci detenuti suonano a Uta

Primo concerto la “Free Soul Band”: tutti i dieci componenti del gruppo sono detenuti a Uta e solo pochi mesi fa non sapevano leggere le note.

Martedì scorso, invece, si sono esibiti – spartito alla mano – con sassofoni, trombe, basso tuba, euphonium, batteria e percussioni che hanno imparato a suonare grazie al progetto “La musica va oltre”.

Un’iniziativa avviata dal Cpia – la scuola che opera nella struttura con i percorsi per il conseguimento della licenza media, di alfabetizzazione dell’Italiano e per il completamento del biennio delle superiori – con la Banda musicale di Monastir che ha proposto un progetto unico nel suo genere che ha permesso, in pochissimi mesi, di portare gli allievi dal livello zero a un’esibizione degna di nota.

Guidati dal maestro, Alessandro Cabras, direttore artistico della banda musicale di Monastir, il gruppo ha debuttato nella biblioteca della casa circondariale Ettore Scalas e ora sogna di esibirsi anche all’esterno della struttura.

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