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Prezzi alle stelle e voli introvabili: tornare in Sardegna per le feste diventa un’impresa


di Aurora Vinci

Tornare in Sardegna per le feste? Un lusso che in pochi si possono permettere. Tra Natale e Capodanno, i voli raggiungono prezzi da capogiro. E mentre il regime di continuità territoriale dovrebbe garantire costi accessibili per i residenti, in realtà si rivela spesso un miraggio, con tariffe alle stelle e voli che si esauriscono in un batter d’occhio, costringendo i sardi a pagare cifre folli per riabbracciare i propri cari.

Quando si riescono a trovare voli disponibili, i prezzi raramente sono convenienti, soprattutto durante questo periodo. Per la tratta Roma-Sardegna la situazione è particolarmente complessa. Con Ita Airways, per esempio, i voli per il 24, 25 e 31 dicembre sono inesistenti.

Situazione simile per Ryanair, con disponibilità zero per Natale, e il 31 dicembre si parte da 81 euro. Con Volotea, nelle date 24, 25 e 31 dicembre i biglietti in continuità territoriale costano 80 euro, mente senza continuità oscillano tra i 50 e 60 euro.

Aeroitalia ha invece tariffe che variano tra i 75 e i 160 euro per il 24 dicembre, tra i 70 e 75 euro il 25 e da 40 a 95 euro il 31. Mentre in continuità territoriale i voli sono fissati a 83 euro, non sempre una garanzia di convenienza. La tratta Milano–Sardegna segue lo stesso trend. EasyJet propone voli per il 24 dicembre a 174 euro, mentre per il 31 i prezzi scendono tra i 57 e 70 euro. Nessun volo invece disponibile per il 25 dicembre. Con la continuità territoriale la tariffa fissa per tutte le date è di 86 euro.

“Anche in questi giorni si mostrano le grandi criticità del trasporto aereo, con prezzi che raggiungono livelli incredibili, in particolare modo per le Isole – dichiara Salvatore Deidda, deputato di Fdi e presidente della Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni -. Più gli aerei sono pieni, più i biglietti aumentano e si raggiunge l’assurdo che, in Sardegna dove c’è un regime di continuità territoriale, i biglietti per i residenti terminano e un biglietto Cagliari-Milano raggiunga il prezzo di 500 euro. Come possono finire i biglietti per i residenti? È sfruttare la necessità di non avere alternative. Occorre cambiare le norme europee sulla concorrenza e distinguere chi viaggia per turismo una tantum e chi per tornare a casa, per lavoro e per salute”.

“Inutile dire, da parte delle compagnie aeree che la causa è l’addizionale o che serve più concorrenza – aggiunge Deidda -. Gli aerei e le compagnie sono quelle. Ne parlerò con il ministro Foti e il vicepresidente della Commissione europea Fitto, inviando i risultati dell’indagine conoscitiva della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati e spiegando l’esperienza personale di un pendolare” conclude.

Il messaggio è chiaro: regole più eque e un sistema di trasporti che non costringa i sardi a fare i conti con un portafoglio sempre più leggero. Resta da vedere se, questa volta, le promesse si trasformeranno in fatti.

L’assessorato ai Trasporti intanto ha informato dell’aumento significativo della disponibilità di posti sui voli da e per l’Isola nel periodo natalizio, riducendo sensibilmente le problematiche che si sarebbero potute verificare e che sono state registrate fino all’anno precedente.

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