Per cinque anni avrebbe abusato sessualmente della figlia, ora diciassettenne. Il presunto padre-orco è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Bitti su ordine della Procura di Nuoro. L’uomo, che ha 48 anni, è stato già rinchiuso nel carcere di Badu ‘e Carros.
Secondo quanto si è appreso, l’incubo per la ragazzina è cominciato quando aveva circa 13 anni ed è andato avanti fino allo scorso anno quando lei stessa ha preso il coraggio a due mani e si è decisa a denunciare il genitore ai militari del paese. Sono così scattati i servizi di assistenza e tutela nei confronti della minore. In parallelo le indagini dei carabinieri, coordinate dalla Procura, hanno consentito di raccogliere le prove che hanno portato all’ordine di arresto per il 48enne.
La diciassette si è presentata da sola, nel gennaio scorso, nella caserma dei carabinieri di Bitti e ha denunciato il padre per abusi sessuali: “Non ce la facevo più”, ha detto ai militari. La ragazza è primogenita di una coppia con cinque figli, che si è finalmente liberata, parlando con i carabinieri, della sua storia di violenze subite dal genitore aguzzino. Un inferno che andava avanti da cinque anni, ha spiegato la ragazza al capitano della compagnia di Bitti, Davide di Gennaro, che ha raccolto la denuncia.
Lo stesso giorno, su autorizzazione della Procura di Nuoro, è partita la procedura di allontanamento dai genitori dei cinque minori, che sono stati affidati a una casa protetta, gestita da un centro anti violenza. A due mesi da quella drammatica denuncia è arrivato l’arresto del padre. Le indagini dei militari proseguono: al di là dei singoli episodi di violenza sessuale, resta da chiarire la posizione della madre dei cinque ragazzi che continua ad abitare nella casa di famiglia. I carabinieri, in collaborazione con la struttura di accoglienza dei cinque minori, stanno valutando anche altri possibili abusi avvenuti all’interno del nucleo familiare.