Presunta frode nella vendita della Costa Smeralda: “Nulli i rinvii a giudizio”

Il processo infinito per la presunta frode fiscale da 170 milioni di euro sulla vendita della Costa Smeralda, che vede 13 imputati, fra cui il plurimiliardario statunitense Tom Barrack, rischia di dover ricominciare dall’inizio. Nell’udienza di oggi al Tribunale di Tempio Pausania, gli avvocati difensori hanno presentato una memoria con cui sostengono l’irregolarità delle notifiche a quattro imputati, giudicate a suo tempo valide in udienza preliminare, e di conseguenza chiedono la nullità di tutti gli atti successivi adottati. Compreso quindi il rinvio a giudizio emesso oltre un anno e mezzo fa.

Il giudice comunicherà la sua decisione nel corso della prossima udienza, il 4 marzo prossimo. Intanto continua a restare un mistero il buon esito della notifica degli atti proprio a Tom Barrack: il giudice aveva chiesto il duplicato della cartolina di ricezione a Poste italiane, che ha comunicato di non essere in grado di produrre la documentazione. Il tribunale procederà quindi con una nuova notifica.

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