“Giovanna Tedde ha rassegnato le dimissioni da Assessore comunale perché non possa essere coinvolta l’amministrazione comunale di Bonorva nella polemica suscitata da un post, pubblicato su Facebook nella propria pagina personale, nel quale si esprimevano pesanti e gravi opinioni sul mondo musulmano”. Inizia così la lettera con cui Gianmario Senes, sindaco di Bonorva, comunica le dimissioni di Giovanna Tedde dall’incarico di assessore alla Cultura e alle Politiche Giovanili della giunta comunale.
Nel primo pomeriggio la Tedde è stata al centro di una feroce polemica scatenata da un commento contro i musulmani pubblicato sul social network facebook: “Potete morire ammazzati tutti. Compresi i bambini. Siete feccia che prolifera in nome di un dio che ignorate essere come quello degli altri esseri mani. Venite a farci la guerra a casa? Spero solo che il mondo vi elimini come Hitler, per errore, ha sterminato i poveri Ebrei“ scriveva l’assessore su facebook. Poche ore dopo il post è stato eliminato e il profilo oscurato, nel frattempo le parole di Giovanna Tedde hanno fatto il giro del web scatenando un’infinità di polemiche e l’invito a lasciare l’incarico comunale. Da qui la decisione di scrivere al sindaco rassegnando le deleghe (leggi qui la lettera firmata da Giovanna Tedde ).
“Sono convinto – prosegue la nota del sindaco Senes – come pure Giovanna mi ha personalmente confermato nella sua lettera di dimissioni, che quelle opinioni non rappresentano il punto di vista e il pensiero di Giovanna Tedde. Bonorva è un paese pacifico e democratico. Noi crediamo nei principi della tolleranza e siamo contro ogni forma di violenza e di razzismo. E siamo, come abbiamo dimostrato in circostanze e periodi delicati e difficili, assolutamente rispettosi e sostenitori della legalità democratica. Nessuna indulgenza, dunque, verso atteggiamenti che possono, anche in buona fede e in momenti d’ira, innescare pericolose spirali di odio e di intolleranza religiosa o razziale.
Questo, e mi dispiace, non può essere consentito a nessuno di noi. In particolare quando si ricoprono incarichi pubblici e di rappresentanza. Le dimissioni di Giovanna, in questo senso, sono un atto di sensibilità istituzionale, così come sono importanti le sue pubbliche scuse per le cose scritte. Non sempre chi si occupa della “cosa pubblica” è pronto a riconoscere i propri errori, grandi o piccoli. Ancora meno, per non danneggiare la collettività, si ha sempre il buon senso di rassegnare le proprie dimissioni.
Giovanna ha sbagliato, ha scritto frasi pesantissime e gravi. Ha chiesto scusa e si è assunta le proprie personali responsabilità. Come Sindaco non posso che prenderne atto, con rammarico e dispiacere”.
Francesca Mulas