Ci sono novità sul futuro della Portovesme srl. La prima è che la produzione del piombo continuerà nei due impianti di Portovesme e San Gavino sino al 31 gennaio. L’altra è che per i 392 lavoratori che operavano nella produzione di Zinco verrà prorogata la cassa integrazione (a rotazione per 14 settimane a partire dal 25 ottobre). Questo è quanto dell’intesa raggiunta a Villa Devoto tra Regione, Glencore, sindacati e Rsu dopo l’annunciata fermata della linea piombo, che segue a quella dello zinco.
L’azienda si è impegnata a continuare la produzione sino al 31 gennaio 2023, ma ha chiesto all’amministrazione regionale l’impegno a sollecitare il Governo perché modifichi i parametri di funzionamento del decreto sull’Energy release, tramite la possibile fissazione di una quota di riserva di energia per le Isole, in piena applicazione del principio di insularità. Il presidente Solinas ha poi confermato l’impegno a sollecitare il Governo per una definizione di un accordo bilaterale di acquisto energia a prezzi calmierati, secondo il modello già adottato per altre industrie energivore, e a trovare strumenti alternativi all’Interconnector virtuale, non disponibile per Sardegna e Sicilia al contrario di quanto possibile per le altre regioni peninsulari.
Attesa per il prossimo vertice del 12 dicembre. obiettivo: verificare l’andamento dei prezzi energetici e l’effettiva disponibilità di provvedimenti e strumenti in grado di rendere possibili le produzioni. La Glencore ha anche confermato che è quasi pronto “un articolato e innovativo studio di fattibilità nel campo dell’economia circolare e sostenibilità ambientale, per una riconversione degli stabilimenti nel comparto delle batterie per il mercato automobilistico elettrico, con possibili ricadute, anche in termini di attrattività di filiera, per l’intero territorio”. I risultati dello studio di fattibilità sono previsti per il mese di aprile 2023. “Nessun lavoratore sarà lasciato indietro – ha assicurato il presidente Christian Solinas – La Regione continua a fare la propria parte per la salvaguardia dell’occupazione ma anche delle attività industriali in un polo di importanza strategica per l’economia del Sulcis e dell’intera Sardegna”.
Dopo l’intesa raggiunta durante il vertice a Villa Devoto è intervenuto anche Emanuele Madeddu, segretario della Filctem Cgil per la Sardegna sud occidentale: “Un passo avanti in attesa di una soluzione strutturale. Non possiamo che ritenere positiva – spiega Madeddu – la decisione dell’azienda di sospendere la procedura per l’estensione della cassa integrazione sino a fine gennaio, lasciando in essere solamente quella già in corso relativa a 400 figure a rotazione per 14 settimane. A questo punto – continua il sindacalista – si rende necessaria un’azione forte e significativa della Regione, anche attraverso il Governo, per far sì che si possa arrivare a trovare una soluzione sulla questione energetica”. Per il rappresentante della Cgil la soluzione sul fronte energetico “deve andare oltre il fattore contingente e guardare alla prospettiva e allo sviluppo economico e produttivo dell’isola”. “La risoluzione del tema energia – conclude – rappresenta il miglior viatico per quel percorso di riconversione industriale proposto dalla società Portovesme s.r.l, che garantisce il rispetto del principio di sostenibilità ambientale, economia circolare e futuro lavorativo a lungo termine”.