Ha sparato al padre della fidanzata con un fucile da sub ferendolo gravemente alla testa con la fiocina. Poi ha mandato un messaggio ai familiari dicendo di volersi uccidere. Ma quando si è trovato davanti ai carabinieri non avrebbe avuto un attimo di pentimento, ripetendo solo di essere esasperato. Pierluigi Loddo, 24 anni, ieri notte è stato arrestato per tentato omicidio premeditato, dopo aver sparato al futuro suocero, Ignazio Loddo, di 51 anni. Il giovane in caserma non è mai crollato ed ha ripetuto di essere esasperato per la sua relazione osteggiata.
Quella di ieri sul Lungomare di Portoscuso è stata solo l’ultima discussione tra Loddo e il giovane. Al cinquantunenne non andava giù che la figlia uscisse con lui e nel corso del tempo non avrebbe perso occasione per farlo notare, con continue discussioni e litigi. Pierluigi Loddo e la fidanzata avrebbero incrociato con l’auto Ignazio Loddo e il cugino. Le due vetture si sarebbero affiancate e i due Loddo si sarebbe scambiati parole pesanti e insulti. Il giovane avrebbe poi ingranato la marcia allontanandosi. Sarebbe andato prima ad accompagnare la fidanzata a casa e poi nella sua abitazione a prendere il fucile da sub. Avrebbe raggiunto Ignazio Loddo sul lungomare vicino al bar Alta Marea – di cui è proprietario il cugino del ferito – e senza esitare ha sparato con la fiocina a distanza ravvicinata. Le cinque punte lunghe 12 centimetri hanno superato la scatola cranica rimanendo conficcate nel capo della vittima, ricoverata in gravissime condizioni al Brotzu di Cagliari. L’uomo è ora ricoverato all’ospedale Brotzu di Cagliari nel reparto di rianimazione: la prognosi è riservata.
La ricostruzione. “Tra poco ne ho anche per te”. Loddo si sarebbe rivolto in questo modo al fratello della fidanzata, mentre raggiungeva il bar sul lungomare di Portoscuso armato di fucile da sub con il quale aveva appena sparato al futuro suocero. Dopo aver centrato con la fiocina il 51enne, Loddo si sarebbe velocemente allontanato dalla zona. Dopo avrebbe mandato un messaggio ai familiari dicendo di volersi uccidere, poi ha staccato il cellulare. I militari hanno subito fatto scattare le ricerche, ma solo quando il giovane ha riacceso il telefonino sono riusciti a contattarlo. I carabinieri della Compagnia di Iglesias lo hanno fatto desistere dall’intento suicida, chiedendogli di tornare in paese – il cellulare era stato localizzato nelle campagne di Portoscuso – e lungo la strada lo hanno bloccato e portato in caserma. Ignazio Loddo, nel frattempo, era stato soccorso e trasportato d’urgenza all’ospedale Sirai di Carbonia dove è rimasto per tutta la notte. Una volta stabilizzato è stato trasferito al Brotzu di Cagliari dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico: uno dei cinque denti della fiocina si era infatti conficcato per 10 centimetri nella scatola cranica. L’operazione si è conclusa positivamente, ma le sue condizioni rimangono gravi.