Il progetto Nuraghe per il risanamento ambientale nell’area industriale di Porto Torres va avanti nonostante la richiesta di concordato preventivo ed alla situazione patrimoniale della società Astaldi S.p.A., capofila della rete di imprese assegnataria della gara internazionale per l’esecuzione dei lavori. Lo precisa la Syndial (Gruppo Eni) secondo la quale “la situazione è nota e costantemente monitorata sia dal team di progetto, sia dall’unità approvvigionamenti della società”. “Al momento Syndial non ha alcun segnale di possibili ripercussioni sull’esecuzione del progetto Nuraghe e conferma che i lavori procedono secondo il programma stabilito previsto dal decreto del Ministero dell’Ambiente Fase 1 e dal decreto Acque – spiega l’azienda – Il cantiere è aperto e avviato, le maestranze sono disponibili e già al lavoro e i materiali e strutture sono in corso di approvvigionamento”.
In questo momento “è solo in attesa del decreto ministeriale fase 2”. “Considerata la situazione”, Syndial ha deciso di “subentrare direttamente nella gestione degli impianti per il trattamento delle acque locali (TAL), previsti dal progetto”. È già stata presentata alla Provincia di Sassari la richiesta di voltura dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) dell’impianto, “attività che rientra nella mission di Syndial”.