Questa mattina il sostituto procuratore del Tribunale di Cagliari, Gaetano Porcu, ha aperto quindici fascicoli nei confronti di altrettanti gestori di chioschi del Poetto che non hanno smontato i baretti a fine ottobre, come stabilito dall’autorizzazione provvisoria rilasciata dal Comune. I tecnici comunali ieri hanno consegnato in Procura le relazioni su ciascun baretto considerato abusivo. Entro oggi il pm provvederà all’iscrizione nel registro degli indagati dei titolari delle attività, una ventina di persone (alcuni chioschi sono cointestati). I fascicoli riguardano l’accertamento di presunte violazioni paesaggistiche e urbanistiche, ma anche il fatto che le costruzioni provvisorie, non smontate, sarebbero ora considerate definitive, quindi abusive.
Un’inchiesta fotocopia di quella che lo scorso 4 marzo ha portato alla condanna in primo grado dei gestori di 17 chioschetti del litorale cagliaritano per violazioni delle norme paesaggistiche e sconfinamento demaniale, prescritti invece i reati urbanistici. “Per oltre vent’anni sulla spiaggia del Poetto l’unica legge é stata quella della giungla – aveva detto nella sua requisitoria il pm Gaetano Porcu – Tanti baretti furono trasformati in strutture dalle volumetrie di molto superiori al consentito con annessi servizi di ristorazione”.