Seguendo lo spaccio di hashish nel centro storico, la polizia è arrivata alla fonte primaria: una cantina in via Bragadin a Pirri. I Falchi della Squadra mobile hanno aspettato la consegna per entrare in azione. Ieri sera un 42enne impiegato come dipendente civile del Ministero dell’Interno, ha raggiunto l’appartamento di via Bragadin (una strada stretta tra via Toti e via Balilla, a Pirri) a bordo di un’auto di gfrossa cilindrata ed è entrato con un borsone rosso nel cortile condominiale dove ha incontrato un ambulante 33enne che abita lì. Ha ceduto a lui il borsone, ricevendo in cambio un panetto di hashish preso dal suo interno, prima di andarsene.
A quel punto sono entrati in campo goli agenti della Squadra mobile che hanno fermato entrambi gli uomini e recuperato nella cantina il borsone con 200 panetti di hashish, avvolti nella carta bianca e contrassegnati con quattro diverse sigle a indicare la diversa qualità del “fumo”. Secondo le stime della polizia quei panetti, una volta immessi nel mercato, avrebbero fruttato più di 200mila euro. L’impegato e l’ambulante sono finiti in cella a Uta con l’accusa di traffico di stupefacenti e, considerata la grande quantità di droga sequestrata, rischiano fino a vent’anni di cacrere e 260mila euro di multa.