La Regione Sardegna è pronta a fare la sua parte nella vicenda dei giganti di Mont’e Prama. Lo ha assicurato il governatore Francesco Pigliaru, rispondendo alle domande dei giornalisti prima dell’incontro con gli studenti e i docenti dei corsi universitari di Oristano. “Possiamo intervenire sulle cose più banali come la recinzione e la messa in sicurezza del cantiere”, ha detto Pigliaru puntualizzando però che la Regione è pronta a intervenire con risorse proprie anche e soprattutto per intensificare e accelerare gli scavi e la valorizzazione dello straordinario patrimonio culturale portato alla luce dagli archeologico nel sito di Mont’e Prama tra gli anni 70 e oggi. A questo proposito, ha anche fatto un preciso riferimento alla Cina, spiegando che quando hanno scoperto i loro “giganti” di terracotta non hanno aspettato 40 anni per completare gli scavi e farne il loro biglietto da visita in tutto il mondo. Pigliaru non ha fatto alcun riferimento alle polemiche di questi giorni sull’appalto della prossima campagna di scavi, andato ad un’impresa della penisola, ma ha assicurato la volontà della Regione Sardegna di lavorare per dare il giusto valore e la giusta visibilità non solo ai giganti di Mont’e Prama ma a tutta la civiltà nuragica.