“Il Comune di Olbia non approverà mai l’edificazione di muri alti 1 metro e ottanta centimetri”. Lo ha detto il sindaco Settimo Nizzi, intervenuto a sorpresa stamani in via Nervi dove era in corso il sopralluogo dei tecnici incaricati dalla Regione per la verifica delle aree dove, secondo il piano Mancini, dovranno sorgere le vasche di laminazione per contrastare il pericolo di inondazione. Nizzi ha voluto parlare con il team di tecnici per consegnare un messaggio diretto all’assessore regionale ai Lavori pubblici Edoardo Balzarini, commissario per l’attuazione delle opere anti-alluvione.
“Sono venuto qua oggi per mandare un messaggio importante al commissario e alla struttura che si sta occupando del progetto – ha spiegato il primo cittadino, contrario a quanto deciso dalla precedente amministrazione Giovannelli – qua le vasche sarebbero troppo vicine alle case, è troppo pericoloso. Prima di tutto mettiamo in sicurezza la città, ma mettere in sicurezza la città vuol dire fare le cose per bene. A Olbia i muri a 1,80 metri non ve li facciamo fare e poiché il progetto prevede queste altezze dovrete modificare tutto altrimenti non se parla. Perché il progetto deve essere approvato dall’amministrazione comunale e noi per adesso siamo contrari”.
Si tratta delle indagini finalizzate “alla individuazione delle caratteristiche geotecniche dei terreni e della loro qualità ambientale (presenza e/o livello di inquinanti), necessarie per la conclusione della valutazione di impatto ambientale. Le indagini in argomento – si legge in una nota della Regione – saranno concluse entro febbraio 2018, mentre quelle relative ai restanti 3 lotti saranno ultimati entro il marzo 2018. Dopo la conclusione delle indagini geognostiche, gli esiti andranno ad integrare i progetti definitivi sui quali potrà essere portata a compimento la procedura di Via. Una volta acquisita la Via, si potrà procedere a tutti gli adempimenti (sviluppo esecutivi ed appalto delle opere) necessari a consentire il pieno utilizzo dei finanziamenti regionali e nazionali già disponibili”.
Dunque si annuncia una nuova battaglia istituzionale: da una parte la Regione che vuole portare avanti il piano finanziato dallo Stato, dall’altra il Comune di Olbia che non approva il progetto. Anche il comitato di Salvaguardia idraulica che questa mattina ha promosso un sit-in di protesta in via Nervi ha consegnato un messaggio alla Regione, una lunga lettera per il presidente Francesco Pigliaru in cui si evidenziano le forti criticità del piano redatto dagli stessi tecnici che hanno eseguito il Pai di Olbia. “Come possiamo fidarci di loro? – spiega Antonella Fiori, attivista del comitato – Sarebbe una delega in bianco e non ce lo possiamo permettere . Perché si vuole mettere a soqquadro Olbia allargando i canali vicino all’abitato? Avete visto cosa è successo a Livorno? Mi viene il sospetto che a nessuno interessi la sicurezza di questa città e mi viene anche il sospetto che Cagliari voglia bloccare lo sviluppo di Olbia, in questo momento l’unica città in crescita in Sardegna”.
(foto d’archivio)