Peste suina, nuove regole per la caccia al cinghiale

Non si potranno più abbandonare nelle campagne parti di carcasse o viscere dei cinghiali abbattuti durante la caccia o cacciare il cinghiale in forma vagante. L’unica forma consentita è infatti quella effettuata da una compagnia di caccia. Sono queste alcune novità introdotte dalla Regione in un provvedimento sull’eradicazione della peste suina in Sardegna. Il responsabile dell’Unità di progetto e direttore generale della presidenza della Regione, Alessandro De Martini, ha illustrato alle associazioni venatorie sarde il quarto documento attuativo del programma straordinario di eradicazione della Psa 2015-2017, riguardante le popolazioni di cinghiali selvatici e allevati. Al faccia a faccia ha partecipato una delegazione di tecnici del Corpo forestale e degli assessorati dell’Ambiente e della Sanità, oltre ai presidenti regionali di Federcaccia, Franco Sciarra, dell’Unione cacciatori di Sardegna, Bonifacio Cuccu, e di Caccia, pesca e ambiente, Marco Efisio Pisanu. Entro l’1 marzo di ogni anno, l’assessorato dell’Ambiente dovrà comunicare al responsabile dell’Unità di progetto (Udp) l’elenco delle zone in concessione per l’esercizio della caccia autogestita e dei rispettivi presidenti, l’elenco degli allevamenti di cinghiali a scopo di studio o ripopolamento e dei rispettivi titolari, l’anagrafe dei cacciatori sardi aggiornata alla stagione venatoria precedente e i dati dei carnieri, riferiti ai cinghiali, su base provinciale e suddivisi per decadi. Sempre entro l’1 marzo di ogni anno, l’assessorato dell’Agricoltura dovrà invece comunicare l’elenco di tutte le aziende agri-turistico-venatorie e dei rispettivi titolari, specificando quelle che allevano e/o immettono cinghiali. Con la stessa scadenza, le compagnie di caccia dovranno comunicare ai servizi veterinari della Asl territoriale competente, alla stazione Forestale, che ne istruiscono apposito elenco, il nominativo del referente responsabile della compagnia di caccia al cinghiale e l’indirizzo, con coordinate Gps e località, del luogo dove vengono raccolti i cinghiali abbattuti per essere eviscerati e sezionati. “Nelle prossime settimane partiremo prima con il censimento delle compagnie di caccia e poi – ha spiegato De Martini – con la formazione dei cacciatori, da portare avanti con la collaborazione delle associazioni venatorie”.

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