Nuovo blitz all’alba della task force regionale per l’eradicazione della peste suina africana nei territori di Orgosolo e Desulo. Nei due paesi sono in corso gli interventi di abbattimento di maiali al pascolo brado illegale, non registrati, privi di controlli sanitari e di proprietà ignota con il coordinamento della Prefettura e della Questura di Nuoro. Sul campo uomini del Corpo forestale, veterinari, personale dell’Ats, di Forestas e dell’Istituto zooprofilattico sperimentale. Dopo il blitz dell’8 dicembre scorso – che oltre ai due paesi del Nuorese aveva coinvolto anche Arzana – è ritornata puntuale la protesta degli allevatori e delle loro famiglie.
“Anche stamattina hanno allontanato i pastori che andavano ad accudire il bestiame e le forze dell’ordine si sono dirette verso Girgini in territorio demaniale – ha detto all’ANSA Giovanna, moglie di un allevatore di Desulo – Non capiamo dove vogliano arrivare. Cosi facendo i maiali non li elimineranno mai, l’unica strada è quella di trattare con noi. Lo diciamo da tempo ma nessuno ci ascolta”. Proteste anche a Orgosolo, dove il blocco delle forze dell’ordine sulla strada per Montes ha impedito ai pastori di raggiungere i loro ovili. Nessun atto di resistenza, comunque, né a Orgosolo né a Desulo. Nei controlli effettuati dopo gli abbattimenti dell’8 dicembre – 210 maiali uccisi – il 75% degli animali è risultato infetto. E’ del 100%, invece, la positività alla malattia registrata sui campioni prelevati dai 60 maiali abbattuti il 16 dicembre scorso nelle campagne di Villanova Strisaili, in Ogliastra.