I pescatori di ricci di Cabras hanno sospeso il sit-in di tre giorni davanti agli uffici del Comune proclamato nei giorni scorsi per protestare contro il divieto assoluto di pesca all’interno dell’Area marina protetta (Amp) Sinis Mal di Ventre disposto a dicembre direttamente dal ministero dell’Ambiente. La decisione è stata annunciata al sindaco, Cristiano Carrus, e al direttore dell’Amp, Giorgio Massaro, da una delegazione di pescatori ed è stata presentata come un gesto di distensione in vista dell’incontro convocato domani pomeriggio a Roma dalla Direzione Aree marine protette del ministero dell’Ambiente.
All’incontro, oltre al sindaco Carrus e al direttore dell’Amp parteciperanno per la prima volta anche due rappresentanti dei ricciai. Amministrazione comunale, direzione dell’Area marina e pescatori saranno sentiti distintamente, ma chiederanno sostanzialmente la stessa cosa e cioè la riapertura immediata della pesca dei ricci all’interno dell’Area marina protetta seppure con forti limitazioni rispetto al 2015 del numero degli esemplari che potranno essere raccolti. Questa soluzione, hanno spiegato, consentirebbe ai pescatori autorizzati di continuare a lavorare senza compromettere la conservazione della risorsa, ma anzi contribuendo a tutelarla perché l’allontanamento dei pescatori autorizzati lascerebbe di fatto campo libero ai pescatori abusivi, indicati dalla stessa Amp come veri responsabili del depauperamento della risorsa.
