I genitori dei alunni delle primarie hanno già rifiutato. Quelli delle secondarie decideranno a breve. Fa ancora discutere il caso dell’app “Colloqui facili” che permette ai genitori di prenotare, secondo le proprie esigenze, l’appuntamento con i prof per parlare del rendimento scolastico dei figli. Tutto nasce nell’Istituto comprensivo di Selargius di via Ariosto (ma sono tante le scuole dell’hinterland che usufruiscono del servizio), come scritto ieri da L’Unione Sarda. Lo scorso anno la sperimentazione gratis aveva soddisfatto tutti: docenti e genitori. Basta andare sul sito web della scuola (che ospita il link dedicato) cliccare sull’icona del software e procedere secondo le indicazioni. E così niente più code, litigi sulle precedenze e pomeriggi trascorsi nelle aule. Da quest’anno però qualcosa è cambiato, c’è un prezzo da pagare: tre euro, ossia tre euro e cinquanta a quadrimestre. La proposta, si legge in una nota di precisazione pubblicata sul sito istituzionale della scuola, arriva dall’omonima società. L’intento si ribadisce non era certo quello di “fare cassa o permettere i colloqui solo a chi paga”. La novità era stata anticipata in un consiglio di interclasse e sarà ancora oggetto di un consiglio d’istituto: alle parziali aperture sono seguiti i malumori. Perché in altre scuole il servizio è ‘offerto’ dallo stesso istituto. Ad ogni modo precisa ancora l’istituto si garantiscono i colloqui “secondo le solite modalità”, ossia con la regola ‘chi arriva tardi aspetta’.