In ventimila per il Capodanno. Sono i numeri di Cagliari targati San Silvestro, una lunga notte cominciata tra il largo Carlo Felice, corso Vittorio Emanuele e piazza Yenne, lì dove dalle 21 ha cominciato a prendere forma la festa per l’ultimo giorno del 2019. Vinicio Caposella, la star della serata, non si è fato attendere: alle 22,30, puntuale, è salito sul palco.
Un’ora e mezzo di spettacolo, con molti nuovi brani e solo qualche vecchio successo. Ma il pubblico ha gradito tutto. Da La peste a Pryntyl, da Su Componidori a L’uomo vivo. Nel mezzo Il ballo di San Vito e Brucia Troia. E poi Marajà dedicata “a Gigi Riva – ha detto ruffiano il cantautore – perché questo 2020 è l’anno del centenario del Cagliari e cadono anche i cinquant’anni del mitico scudetto del Settanta. La statua di Riva – ha continuato Capossela arringando la folla – deve stare qui al posto di Carlo Felice”.
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Nel Largo hanno cantato e ballato in 15mila. Altri 5mila si sono fermati invece nelle altre piazze del Capodanno diffuso: a Santa Croce, in Castello, e a San Giacomo, dove si sono alternati, rispettivamente, gli Smash hits e Bettosun; i Mambo Django e Foxi&Herny. Altre finestre sulla festa di San Silvestro, appuntamenti sempre più graditi e che continuano a raccogliere un pubblico eterogeneo.
Imponente anche lo schieramento delle forze dell’ordine che hanno presidiato la città dal primo pomeriggio e con tutti gli accessi chiusi al traffico. Almeno nel centro storico, sino alle tre di notte non ci sono stati incidenti. Molto ridotto anche il numero di petardi sparati nella zona. Nel corso della giornata si conosceranno maggiori dettagli e gli aggiornamenti: sia sul fronte della sicurezza a Cagliari, sia sugli altri eventi che hanno animato il Capodanno nelle altre piazze dell’Isola.