Presidio questa mattina a Cagliari e Sassari per chiedere la modifica della Legge Fornero sulle pensioni.
A Cagliari, in un centinaio si sono riuniti davanti alla Prefettura in piazza Palazzo sotto le bandiere di Cgil, Cisl e Uil. Una mobilitazione unitaria in concomitanza con iniziative analoghe che si svolgono in tutta Italia dal 5 al 15 ottobre, in concomitanza della discussione del Disegno di legge di stabilità per il 2016.
“Chiediamo l’abbassamento dell’età di accesso alla pensione e la reintroduzione della flessibilità in uscita anche per favorire il ricambio generazionale nei posti di lavoro e quindi incrementare l’occupazione giovanile”, sottolineano Mimmo Contu, segretario generale Cisl, Mariano Carboni, segreteria Cgil e Gianni Olla, segretario generale Uil.
Al centro dell’azione di protesta anche il tema degli esodati. “Il Governo deve trovare una soluzione per questo trattamento ingiusto, è un nodo che va sciolto”, aggiungono i rappresentanti sindacali.
I sindacati chiedono anche un occhio di riguardo verso alcuni settori. “Tra i più penalizzati c’è quello edile”, sottolinea Ettore Palmas, rappresentante Feneal Uil. Accanto a lui uno dei tanti lavoratori del settore.
“La legge Fornero mi ha penalizzato. Sono alla fame – racconta Antonio Ortu, 60 anni, lavoratore edile, 36 anni di contributi – da marzo 2014 non percepisco più i contributi della mobilità in deroga e come me ce ne sono tantissimi. Siamo disperati, a questa età non troviamo lavoro”.
Foto Roberto Pili