La morte, nei giorni scorsi, di alcune decine di pecore verificatasi a Tertenia non è dovuta al virus della lingua blu, ma si ipotizza un’intossicazione correlata al terreno di pascolo e la cui origine è ancora da identificare. La conferma arriva dall’esito delle visite sul posto dei veterinari della ASSL di Lanusei e dell’Istituto Zooprofilattico di Tortolì e, soprattutto, dalle successive analisi di laboratorio condotte sui campioni prelevati nelle aziende interessate. Nel corso delle visite i veterinari hanno potuto rilevare che le pecore in questione erano state condotte su un nuovo pascolo poche ore prima dell’inizio della improvvisa moria. Nessun sintomo di lingua blu è stato rilevato nelle greggi, né sono state rinvenute lesioni anatomo-patologiche riferibili al virus in alcune pecore morte che sono state sottoposte ad esame necroscopico. Gli esami di laboratorio condotti oggi all’Istituto Zooprofilattico a Nuoro hanno finora escluso la lingua blu.
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