Pazienti assembrati in una piccola stanza, appoggiati su sedie e brande, pochi medici e pochi infermieri. È la situazione del Pronto Soccorso dell’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia, denunciata non dall’utenza o dai sindacati, ma dal sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, che stamattina dopo un sopralluogo all’ospedale civile, ha inviato una lettera al presidente della Regione, Christian Solinas, e ai vertici della sanità regionale e locale per chiedere una soluzione immediata.
“Questa mattina mi sono personalmente recato presso il suddetto Pronto Soccorso per verificare lo stato delle cose e ho, purtroppo, potuto constatare con i miei occhi la precaria situazione nella quale si vedono costretti ad operare i sanitari, il personale paramedico e gli operatori socio sanitari assegnati al Pronto Soccorso cittadino. Nelle sale dei pazienti in trattamento vi erano 10/12 persone, chi sulle brande, chi sulle sedie, assembrate in una saletta di piccolissime dimensioni”, scrive Nizzi.
“Non è assolutamente tollerabile una siffatta gestione del personale impiegato nel Pronto Soccorso che vede un numero di soli 9 medici costretti a coprire i turni dei Pronto Soccorso di Olbia, La Maddalena e Tempio Pausania. E non è possibile sottacere il fatto che coloro che accedono al Pronto Soccorso di Olbia si trovano allo strato attuale a dover sopportare file di ore, spesso sotto il sole cocente, in condizioni di estremo disagio per l’assenza di aree di attesa poste all’ombra o quantomeno confortevoli”.