Una class action contro l’Agenzia delle Entrate ed Equitalia. A promuoverla è il Movimento Sardegna Zona Franca: oggi è partita la raccolta di adesioni per il ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar del Lazio dello scorso giugno che aveva frenato le aspirazioni di circa cinquecento ricorrenti.
“Il primo round è andato a loro – spiega Francesco Scifo, avvocato, portavoce del Movimento – ma dobbiamo appellarci e vincere. Chiunque voglia partecipare e darci manforte è invitato. Siamo stati i primi a iniziare la lotta e invitiamo tutti a partecipare e condividere la nostra battaglia per la legalità”.
Oggi a Quartu (Cagliari) c’è stato un incontro con i movimenti che nel 2012 avevano promosso la battaglia legale. “Avevamo sollevato – spiega Scifo all’ANSA – la mancata garanzia del contraddittorio: spesso chi è stato raggiunto dalle richieste di pagamento non ha potuto pagare per tempo”. Per questo i ricorrenti hanno fatto leva sull’applicazione di diverse normative nazionali e comunitarie. Tentativo però andato a vuoto con la prima sentenza del Tar del Lazio. Ora si prova a percorrere la strada del ricorso. E la partecipata riunione di questa mattina è servita a fare il punto della situazione. L’obiettivo è quello di raccogliere le adesioni entro dicembre e tornare subito alla carica. Una lotta condivisa- si legge in una nota- da rappresentanti del Movimento Artigiani e Commercianti liberi Sardegna, dell’associazione Giuristi Indipendenti, del Movimento 5 stelle.
“Questa ulteriore iniziativa – prosegue il comunicato – a sostegno della legalità delle agenzie fiscali è la prova che le azioni del Movimento Sardegna Zona Franca non si sono mai fermate e proseguono a tutto campo per chiedere l’applicazione delle leggi e per sensibilizzare i politici verso l’attuazione e il riconoscimento delle franchigie fiscali dovute alla Sardegna e per interrompere la drammatica crisi che ha investito tutti i settori dell’economia dell’isola”.
