Parco Geominerario, la Consulta associazioni: “Togliere a Igea la gestione di Masua”

Nuova denuncia della segreteria della Consulta delle associazioni per il Parco Minerario sulle aree minerarie. Questa volta l’interesse riguarda l’area di Masua e “lo scoperchiamento dei fabbricati industriali della miniera avvenuto nei giorni scorsi” che ha messo in rilievo la mancanza dei macchinari dell’archeologia industriale, di “saccheggio” di strutture” che sono state alienate, e la necessità di sottrarre all’Igea il controllo dei vecchi impianti.

In una lettera inviata al sindaco di Iglesias, al comandante regionale della Forestale, al Ministro per i Beni Culturali, al direttore della Soprintendenza e al Presidente e agli Assessori regionali competenti la segreteria sollecita “alle Istituzioni e alle Autorità che hanno dovere e facoltà per farlo, di verificare quale sia stato in questi ultimi anni il ruolo del Consorzio del Parco che, per bocca dei suoi più alti dirigenti, vantava il mantenimento di un ottimo rapporto di collaborazione con l’Igea Spa”. Nella richiesta la segreteria della Consulta del Parco “chiede di valutare la possibilità di sottrarre al più presto tale patrimonio dal controllo della stessa Igea che mantiene come in ostaggio e senza alcun beneficio per la collettività i siti più significativi del patrimonio minerario sui quali si deve fondare la rinascita economica e sociale del territorio”. Quindi si sollecita un “tempestivo intervento affinché, ognuno nell’adempimento delle proprie competenze e responsabilità, possa concorrere a mettere in atto gli interventi necessari per impedire ulteriori danni al patrimonio industriale ancora presente nella miniera di Masua e negli altri siti minerari gestiti dall’Igea verificando nel contempo quali procedure siano state seguite dalla stessa società regionale per l’alienazione di tale patrimonio, anche al fine di rimediare ai danni causati alla collettività dalla sottrazione dello stesso patrimonio”.

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