Parco avventura abusivo in un’area archeologica: cavi d’acciaio tra lecci e nuraghe

Pali, picchetti, cavi d’acciaio, corde, teleferiche posticce, vie ferrate e ponti tibetani piazzati un po’ovunque: sulle pareti delle Domus de janas e del nuraghe Pedras Serradas, tra lecci secolari e arbusti della macchia mediterranea. È lo scenario che si è presentato ai carabinieri forestali del distaccamento di Alghero nell’area archeologica e naturalistica vincolata di S’Elighe Entosu, nel Comune di Cargeghe. Una sorta di parco avventura totalmente abusivo, creato da ignoti con percorsi per arrampicata ludico ricreativa a carattere alpinistico.

L’area è stata messa sotto sequestro per impedire l’accesso e altre installazioni non autorizzate a danno del patrimonio archeologico e della flora e fauna naturali. L’intera zona delimitata dal rio dei Mulini, ricade all’interno di un sito di interesse archeologico e di salvaguardia ambientale, ed è vincolata dalle norme di tutela del patrimonio speleologico delle aree carsiche. Norme che vietano di apportare qualunque modifica al terreno e agli habitat. Oltre a essere abusive, le installazioni sportive erano prive del collaudo tecnico necessario per questo tipo di attrezzature, risultando quindi anche pericolose per l’incolumità di chi si fosse dilettato a utilizzarle.

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