Nuova organizzazione all’ospedale Brotzu di Cagliari. Da ieri la struttura diretta dal dottor Fausto Zamboni, sulla base della riorganizzazione prevista dal piano aziendale, si occuperà solo solo ed esclusivamente del trattamento delle patologie epato-bilio-pancreatiche e dell’attività del trapianto di fegato.
“Un importante risultato raggiunto grazie ad uno sforzo organizzativo che ha richiesto l’acquisizione di ulteriori figure professionali e la rimodulazione degli spazi fisici – spiegano dal Brotzu -. Le attività della Struttura epatobiliopancreatica e dei trapianti di fegato e pancreas saranno supportate dal team di Epatologi, della struttura di Grastroenterologia, diretta dal dottor Paolo Usai. Sarà compito dei quattro professionisti eseguire le procedure di valutazione dei pazienti pre e post trapianto. Zamboni potrà, inoltre, avvalersi della collaborazione degli anestesisti e dagli specialisti della Struttura di Terapia intensiva post operatoria diretta da Elisabetta Pusceddu, e dagli specialisti della Struttura di Anestesia e Rianimazione per la gestione del paziente nell’immediato post trapianto”.
Adesso la “macchina del settore trapianti”, area di cui l’Arnas Brotzu è hub regionale, sarà in grado di affrontare casi sempre più complessi, in linea con la sua vocazione di eccellenza..
“Si è quindi definito un percorso che porterà benefici in ragione di una maggiore razionalizzazione delle risorse umane ed economiche – spiegano dal Brotzu -: il potenziamento dei servizi assistenziali, finalizzato soprattutto a venire incontro alle esigenze dei pazienti, necessitava di una ridefinizione organizzativa, così come stabilito dal Piano Aziendale.
Un percorso che, per potersi ritenere concluso, dovrà includere l’operatività della Terapia Intensiva Post-Operatoria (T.I.P.O.), dedicata al ricovero nel periodo post-operatorio di pazienti sottoposti ad interventi particolarmente impegnativi e che consentirà, grazie alle sofisticate apparecchiature di cui disporrà, di attivare un attento monitoraggio delle funzioni neurologica, cardiovascolare, respiratoria e metabolica del degente”.