Il magistrato ed ex presidente dell’Anm poi espulso, Luca Palamara, avrebbe un ruolo ‘occulto’ in una società che gestisce un chiosco sulla spiaggia di Porto Istana a Murta Maria a circa trenta chilometri da Porto Cervo, in Sardegna.
Lo scrive oggi Repubblica che con un richiamo in prima pagina riporta la vicenda del Kando Istana Beach, questo il nome del locale che sarebbe gestito da un gruppo di amici tra cui il magistrato. Che però se ne occuperebbe indirettamente facendo intercedere al suo posto un prestanome. A svelare questo particolare, secondo quanto rivela il quotidiano, sarebbero alcune dichiarazioni rilasciate da un commercialista amico di Palamara, Andrea de Giorgio, contenute in un verbale della Guardia di Finanza.
Secondo il gip (giudice per le indagini preliminari) che si occupa del caso, la vicenda evidenzierebbe “rapporti poco trasparenti” e non appropriati al ruolo di un magistrato. Stando alle cronache infatti emergerebbe che il commercialista abbia ricevuto incarichi dai tribunali e dalla procura di Roma e una volta abbia ringraziato lo stesso Palamara. Spunta inoltre la posizione di un altro socio del chiosco: Palamara si sarebbe “interessato” per quanto riguarda un procedimento penale nei confronti della moglie.