Centotrentacinque forme di formaggio acquistate a Olzai. Ma pagate con un assegno pescato da un libretto smarrito e quindi non convertibile in 4.500 euro, il valore della partita. Una vera e propria truffa, sventata ieri dalla Polizia e conclusa con la denuncia di un 41enne cagliaritano, titolare di un’impresa nel Bresciano. Il commerciante raggirato, una volta capito che l’assegno non poteva essere incassato, ha chiamato il 113 del commissariato di Gavoi. Le indagini – in collaborazione con il gruppo Falchi della Squadra Mobile di Cagliari e gli agenti del Commissariato di Quartu Sant’Elena – hanno consentito di rintracciare l’acquirente in meno di 24 ore.
I poliziotti del commissariato di Gavoi hanno individuato subito la provenienza: Sestu. E hanno segnalato la posizione ai colleghi di Cagliari e Quartu. Proprio questi ultimi sono riusciti ad intercettare il 41enne: rinvenuto il carico di formaggio, riconsegnato subito al legittimo proprietario. A seguito degli ulteriori approfondimenti compiuti dai poliziotti del Commissariato di Quartu sono stati ritrovati svariati chilogrammi di insaccati, per un valore di circa 2.000 euro, che l’autore del reato aveva acquistato il 4 aprile scorso, utilizzando lo stesso carnet di assegni dal quale era stato staccato l’altro assegno utilizzato per pagare l’imprenditore di Olzai.
La vittima, in quel caso, era un altro commerciante dell’Oristanese. Inevitabile l’appello. La Polizia di Stato invita tutti coloro che ritengono di essere stati truffati a denunciare i fatti presso la Questura o il Commissariato più vicino.
