Pacifisti identificati dopo un incontro: “È una intimidazione”

“Oltre cinquanta persone sono state identificate ieri dalla polizia durante l’incontro pubblico ‘Costruiamo insieme comunità future’, organizzato dal Comitato Riconversione Rwm a Iglesias presso una sala del municipio. Evento che prevedeva laboratori per bambini e la presentazione del libro ‘Disarmare il virus della violenza’ di Pasquale Pugliese”. Lo denuncia in una nota Caminera Noa e lo ribadiscono anche Paolo Pisu, Ettore Cannavera, Franco Uda, Antonello Murgia, Carlo Bellisa della Tavola sarda della pace e Claudia Zuncheddu e Rita Melis di Sardigna Libera.

Tutte le associazioni si interrogano sulle ragioni delle identificazioni. Caminera Noa “esprime preoccupazione e sdegno nei confronti di ciò che appare come un chiaro segno di intimidazione verso chiunque sia a favore di un modello di sviluppo alternativo alla presenza di fabbriche d’armi e basi militari sul territorio”.

Dello stesso avviso il Tavolo sardo per la Pace: “Siamo davanti ad un atto di intimidazione”, mentre per le esponenti di Sardinia Libera si è trattato di “un atto di arroganza spropositato e ingiustificato”.

Le identificazioni, da quanto si apprende, sono avvenute al termine della presentazione del libro e sono collegate a un intervento, avvenuto proprio nelle fasi conclusive dell’incontro, in cui ha preso la parola uno degli organizzazioni della manifestazione contro le basi militari in Sardegna prevista il 22 maggio prossimo davanti alla base di Teulada, con raduno a Sant’Arresi, il cui manifesto era affisso fuori dal municipio di Iglesias.

Nel suo intervento ha sollecitato le varie associazioni a “mettere da parte le differenze dei diversi gruppi e sigle, provare a manifestare davanti alle reti, sperando di tagliarne e bloccare le esercitazioni o comunque ricordare ai nostri amici in divisa o tra i banchi del governo che noi le basi non le vogliamo”. Le stesse dichiarazioni saranno adesso valutate dalla polizia.

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