È arrivata oggi la condanna per Giovanni Satta, 58 anni, ex consigliere regionale della Sardegna e già sindaco di Buddusò. Il tribunale di Tempio Pausania lo ha ritenuto colpevole di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, infliggendogli 8 anni e 6 mesi di reclusione, in linea con quanto richiesto a febbraio dalla pubblica accusa, rappresentata dalla pm Rossana Allieri.
Secondo le indagini della Direzione Distrettuale Antimafia di Cagliari, Satta avrebbe avuto un ruolo di rilievo nei rapporti con due gruppi criminali albanesi attivi nel narcotraffico internazionale. Le organizzazioni, già colpite da precedenti sentenze, operavano in sinergia per introdurre eroina e cocaina in Sardegna, sfruttando canali logistici che partivano dall’Albania e dall’Olanda, con destinazione finale le piazze di spaccio del nord dell’isola, in particolare Olbia e la Costa Smeralda nel periodo estivo.
Condanna anche per Simone Canu, olbiese, ritenuto coinvolto nello stesso circuito criminale: per lui il giudice ha disposto 7 anni e 6 mesi di carcere.
L’ex consigliere non era presente in aula al momento della lettura della sentenza. I suoi legali, gli avvocati Angelo Merlini e Donatella Corronciu, hanno definito la decisione del tribunale “inaspettata” e preannunciato l’intenzione di presentare ricorso in appello.
I fatti contestati risalgono agli anni 2013 e 2014. L’arresto di Satta risale all’aprile 2016, quando fu catturato dai carabinieri nell’ambito di un’inchiesta che ricostruì il presunto ruolo di coordinamento dell’ex politico nella rete di importazione e distribuzione della droga sull’isola. Nel 2017 fu rinviato a giudizio.