Ospedali di Alghero e Ozieri in difficoltà, medici: “Morte lenta dei servizi”

Sale la protesta dei medici della Asl di Sassari preoccupati dalle falle organizzative degli ospedali di Alghero e Ozieri. Con una nota dettagliata i sindacati dei medici e dirigenti Anaao Assomed, Fesmed, Fassid, Fp Cgil, Assroi Emac, elencano le carenze delle due strutture, minacciando lo stato d’agitazione della categoria.

“L’ospedale di Ozieri naviga a vista: il Pronto soccorso ha quattro medici in meno e tutti reparti faticano a gestire i pazienti ricoverati; Neurologia e Chirurgia sono in continua emergenza; l’organico della medicina è ridotto a quattro medici (con il responsabile ad interim Alghero-Ozieri), che operano in una struttura obsoleta che, attualmente, assiste anche pazienti Covid; c’è solo cardiologo per tutto l’ospedale”, denunciano i sindacati.

“Ad Alghero Urologia e Orl sono nuovamente accorpati, Chirurgia e medicina vanno avanti con personale che a malapena riesce a coprire i turni e spesso non riesce a usufruire dei riposi, l’endoscopia è in una situazione logistica precaria e senza più una sala dedicata, Pronto Soccorso, Cardiologia, Pediatria e Dialisi fanno i salti mortali per assistere al meglio i pazienti”, continuano.

Per i rappresentanti dei medici di stratta di “una morte lenta, stanno smantellando la nostra sanità con dentro tanti validi professionisti che cercano di lavorare per garantire i servizi essenziali alla popolazione nonostante le condizioni disastrose, per questo le nostre organizzazioni sindacali avendo con tutte le forze cercato soluzioni condivise al solo fine di garantire prima di tutto la salute dei cittadini, si vedono costrette a minacciare di attivare lo stato di agitazione”.

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