Ospedale in abbandono e la Provincia: l’Ogliastra rivendica servizi e autonomia

Una comunità che rivendica maggiore attenzione da parte delle istituzioni, più servizi sanitari e una propria autonomia territoriale. I cittadini dell’Ogliastra sono scesi in piazza a Lanusei per manifestare il proprio malessere innanzitutto nei confronti delle carenze dell’ospedale Nostra Signora della Mercede che soffre sempre di più la carenza di personale che comporta la chiusura di alcuni reparti. Insieme alla protesta per la sanità, c’è quella in cui si rivendica il ritorno alla Provincia Ogliastra in previsione della riforma degli Enti locali.

In prima fila nel corteo c’erano i sindaci ogliastrini, il vescovo della Diocesi Nuoro Ogliastra, Antonello Mura, e alcuni rappresentati delle istituzioni: l’assessore regionale ai Trasporti, Giorgio Todde, il consigliere regionale del Pd, Salvatore Corrias e la parlamentare pentastellata, Mara Lapia. “Tutti insieme dobbiamo far esistere questo territorio – ha detto il sindaco di Lanusei, Davide Burchi – oggi abbiamo dato vita a una grande denuncia pubblica di ciò che sta accadendo. Vogliamo difendere il nostro territorio – ha aggiunto – in materia sanitaria vogliamo la stessa dignità rispetto agli altri territori della Sardegna e il ritorno alla nostra Asl. Con la manifestazione di oggi rivendichiamo anche il diritto a una nostra Provincia: vogliamo tornare a decidere le nostre politiche”.

E sul ritorno alla Provincia c’è una proposta di legge depositata in Consiglio regionale dall’unico rappresentante ogliastrino, Salvatore Corrias che ha annunciato “l’intenzione di intraprendere un percorso interrotto nel 2012 con un referendum democratico, il cui esito è tale per cui oggi noi soffriamo una condizione di minorità istituzionale e socio-economica. Sulla sanità, confido con la riforma sanitaria e auspico che contempli l’istanza di autonomia gestionale amministrativa e organizzativa della vecchia Asl, per dare garanzie di futuro al nostro ospedale e al distretto sanitario”

[Foto di repertorio]

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