Meticcio trafitto da un arpione a Nuoro. I veterinari: “Solo orrore e malvagità”

I veterinari che stanno cercando da ore di salvargli la vita gli hanno dato un nome scaramantico: Freccia. Il cane trovato nelle campagne nuoresi con il torace trafitto da un arpione è arrivato questa mattina alla Clinica veterinaria Due Mari di Oristano in condizioni drammatiche.

Nel pomeriggio i medici lo hanno operato, hanno drenato il versamento di sangue nel torace e hanno estratto l’arma con cui è stato colpito: “È un arpione modificato che si usa nel bracconaggio, sparato probabilmente con una carabina – sostiene Monica Pais, veterinaria della clinica oristanese –  gli ha trapassato il torace da parte a parte bucando esofago, polmone e fegato”. Freccia è stato sottoposto a tac e autotrasfusione e respira autonomamente ma le sue condizioni sono gravi.

Il cane, un meticcio di taglia media, è stato trovato da un volontario che si occupa di animali randagi. Non ha microchip ed è dunque impossibile risalire a un proprietario. “Questa volta non abbiamo parole: malvagità pura”: sono le parole con cui la clinica ha diffuso le prime immagini del cane. La vicenda ha immediatamente generato fortissima indignazione tra gli utenti della pagina Facebook della Clinica Duemari: oltre 500 commenti, quasi duemila condivisioni e 13mila interazioni. Com’è intuibile, prevalgono sentimenti di rabbia e incredulità per un gesto che solo la ferocia e la violenza umana possono (forse) spiegare. Non è la prima volta che la clinica oristanese si occupa di animali vittima della violenza umana: tra le storie più note quella di Palla, un pitbull ritrovato in pessime condizioni, deperito e con il collo legato da un cappio di plastica; o Smilzo, il cane salvato dopo essere stato ferito a martellate.


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