Stavano facendo dei normali controlli quando, da un anfratto, hanno recuperato i resti di tre scheletri. E’ successo la settimana scorsa a tre guardie del Corpo Forestale, nelle vicinaze di una grotta nel Supramonte di Orgosolo (Nuoro), vicino al Rio Flumineddu.
La grotta, di cui non si conosceva l’esistenza, è diventata visibile dopo il nubifragio portato dal ciclone Cleopatra. Al suo interno, varie ossa ed un cranio che mostra un foro di proiettile.
La Procura di Nuoro ha confermato il ritrovamento, che è stato anticipato oggi dal quotidiano “L’Unione sarda”. Uno dei teschi ritrovati presenta un foro evidente, causato probabilemente da un colpo di arma da fuoco.
Il pm Bocciarelli ora dovrà dare l’incarico a un medico legale per cercare di capire a quando e a chi risalgono le ossa, eventualmente anche attraverso un esame del dna.
E’ possibile che i fatti risalgano all’epoca dei sequestri di persona in Sardegna: negli ultimi 50 anni infatti, ben 31 ostaggi non sono mai ritornati a casa. La parola ora passa alla perizia legale.
(Foto di repertorio)