C’è anche la nostra Isola, con il Cpim Sardegna, il Centro italiano per la mediazione e la giustizia riparativa, nella rete di parternariato che gestirà i fondi per gli orfani di femminicidio. Il progetto si chiama ‘Respiro’. Sono stati stanziati 3 milioni e 300mila euro in quattro anni.
L’obiettivo di ‘Respiro’ è costruire percorsi “di inclusione e resilienza per i cosiddetti orfani speciali, ovvero i figli e le figlie dei femminicidi”, si legge in una nota. Quattro le aree geografiche e d’azione: nord-est, nord-overst, sud e isole. Il progetto mira a “realizzare interventi di presa in carico e formazione”, ma punta anche a “dare sostegno alle famiglie affidatarie e ai caregiver che a vario titolo si occupano degli orfani”. Stesso discorso vale per gli orfani di parricidio, nel caso in cui siano state le donne a uccidere mariti o compagni. ‘Respiro’ si allarga pure agli orfani delle madri scomparse.
Secondo Openpolis, in Italia sono circa duemila i bambini e i ragazzi che sono rimasti soli. Ma ci sarebbe anche un altro cospicuo numero di organi che non tracciato. “Il progetto – spiegano ancora da ‘Respiro’ – si pone anche l’obiettivo di portare a emersione il fenomeno con una ricognizione quantitativo-statistica , ma anche una mappatura ragionata si bisogno e condizioni degli orfani”.