Utilizzavano anche baby pusher per smerciare droga a Sant’Antioco e nei quartieri Marina, San Michele e Is Mirrionis a Cagliari, movimentavano un chilo di droga a settimana per il mercato sulcitano e anche un chilo al giorno a Cagliari.
Tre gruppi criminali che avevano in comune l’attività di spaccio sono stati sgominati dai carabinieri della Compagnia di Carbonia, coordinata dal maggiore Giuseppe Licari e della Stazione di Sant’Antioco, questa mattina nell’ambito dell’operazione Camaleonte. Oltre ottanta militari hanno eseguito 12 ordinanze di custodia cautelare. Una persona è ancora irreperibile. In carcere sono finiti Roberto Bollea, 45 anni ed Jonathan Pirina, 35 anni considerati al vertice di due gruppi criminali: il primo avrebbe gestito lo spaccio nel quartiere San Michele, il secondo alla Marina.
In cella anche Enrico Cabras, 26 anni di Carbonia, il cagliaritano Gianni Daga, 30 anni, Mattia Fois, 35 anni di Iglesias. Ai domiciliari William Abis, 28 anni, Rabab El Marouany, marocchina di 20 anni e Filippo Virgilio Falchi, 23 anni, tutti residenti a Cagliari.
Infine obbligo di dimora nel Comune di residenza per Francesco Corona, 33 anni, Matteo Corona, 27, Roberto Bollea, 51, Nicola Cuccu, 41 anni, tutti cagliaritani. Ventisei complessivamente gli indagati. Le indagini dei carabinieri sono partite nel 2013 dopo la segnalazione ricevuta dai genitori di un ragazzino di Sant’Antioco a cui erano state vendute dosi di hascisc e marijuana davanti a una scuola. Da quel momento gli investigatori hanno cercato di tracciare un quadro degli spacciatori sulcitani, individuandone alcuni, tra i quali Mattia Fois ed Enrico Cabras, seguendoli e intercettando le loro comunicazioni.
Un lavoro non facile visto che tutti i membri del gruppo non parlavano al telefono e concordavano gli “affari” spesso solo a voce. Nel corso delle indagini, nel 2014, sono stati arrestati a Sant’Antioco Davide Pintus e un minorenne sorpresi con hascisc, marijuana e cocaina e sono stati individuati altri spacciatori minorenni. Fatta luce sul gruppo sulcitano i carabinieri hanno esteso le indagini ai fornitori della droga che arrivava tutta dalla zona di Is Mirrionis e dalla Marina.
In breve tempo sono stati identificati i vertici di altri due gruppi specializzati nello spaccio: quello con al vertice Jonathan Pirina, arrestato lo scorso anno dalla squadra mobile per il tentato omicidio di un rivale nello spaccio alla Marina, picchiato e gettato in mare in porto a Cagliari, e quello con al vertice Roberto Bollea.
Nel corso dell’attività investigativa finì in manette anche Mattia Sarais, bloccato con un chilo di hascisc destinato al mercato sulcitano, ma anche l’arresto di Daga e di un minorenne, da parte delle Fiamme gialle e altri arresti condotti dalla squadra mobile con il conseguente sequestro di 4 chili di hascisc e marijuana.
Gli spacciatori arrestati quando venivano rimessi in libertà, hanno evidenziato gli investigatori, tornavano tranquillamente a spacciare. Anche per questi due gruppi è stata avviata una dettagliata attività tecnica, resa non facile dal continuo cambio di schede telefoniche da parte degli spacciatori culminata con le richiesta di provvedimenti restrittivi eseguiti oggi. Nel corso delle perquisizioni oggi sono stati sequestrati alcuni grammi di droga e 88 mila euro in contanti. Il denaro è stato trovato a casa di Cuccu. L’uomo si è giustificato dicendo che era stato guadagnato con le sue attività di benzinaio.
Manuel Scordo
Foto Ansa