Operatore ecologico spara a due colleghi, poi si uccide con un colpo alla testa

Tragedia alle prime luci del giorno ad Alghero, nell’ecocentro di via degli Artigiani: un operatore ecologico ha prima sparato alle gambe due colleghi, poi si è seduto, ha rivolto l’arma contro se stesso e ha fatto partire un colpo, uccidendosi.

Sono ancora pochissime le notizie che si conoscono sui quei drammatici momenti all’ecocentro: una delle pochissime certezze è che le conseguenze sui due operatori ecologici colpiti alle gambe sarebbero potute essere peggiori se non fosse intervenuta una quarta persona, presente in quel momento e che ha cercato di far desistere il collega.

Era in difficoltà, l’uomo che questa mattina ha sparato: viveva da solo in un alloggio di fortuna e di recente aveva avuto problemi al lavoro sulla modalità di svolgimento delle sue mansioni. Di norma veniva impiegato nella raccolta porta a porta. Questa mattina, invece, stava prestando servizio nell’ecocentro di Ungias/Galantè, così si chiama la struttura in via degli Artigiani, dove arrivano i rifiuti domestici di Alghero e frazioni.

Sul posto, insieme ai soccorritori del 118, sono arrivati i carabinieri della città catalana. Si attende adesso l’arrivo del magistrato. I due operatori ecologici feriti sono stati immediatamente trasportati all’ospedale: sono in prognosi riservata in attesa di ulteriori accertamenti, ma non rischiano la vita. Anche se la situazione sanitaria di uno è più complicata e potrebbe richiedere presto il trasferimento a Sassari.

L’allarme all’ecocentro è scattato alle 5.30. Ancora da chiarire tanti aspetti, proprio sulla situazione al lavoro, tanto da spingere l’operatore ecologico a presentarsi in servizio armato. Resta poi da capire come l’operatore ecologico sia riuscito a procurarsi la pistola.

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