Operaio morto nella cava di Orosei, forse non si è trattato di una caduta

Si apre un giallo sulla morte di Antonello Mereu, l’operaio studente di 25 anni, originario di Dorgali, che ha perso la vita nella cava dello zio, la “G. Mele e figli” di Orosei. L’incidente, avvenuto giovedì a inizio turno, sembrava essere stato causato da una caduta accidentale. Ma il giovane ha riportato ferite alla testa troppo profonde che stanno inducendo gli inquirenti a pensare che le ragioni della morte siano altre.

Tra le ipotesi che i carabinieri stanno prendendo in considerazione, c’è quello della rottura di un grosso cavo d’acciaio che potrebbe aver colpito alla testa il giovane, facendolo sì cadere in terra, ma procurando una ferita che potrebbe essere compatibile con una sorta di frustata, riporta La Nuova Sardegna oggi in edicola. Tanto che ieri i militari dell’Arma hanno voluto risentire i volontari del 118 che hanno soccorso per primi il giovane. L’operaio è morto nella notte tra giovedì e venerdì all’ospedale San Francesco di Nuoro, dove era ricoverato in rianimazione. Mereu era stato anche operato alla testa, ma l’intervento chirurgico non è servito a salvargli la vita. Adesso il giallo: i carabinieri vogliono capire le ragioni per le quali il ragazzo sia realmente morto.

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