Le indagini sulla morte di Giuseppe Mellino, l’operaio ozierese di 38 anni morto nei giorni scorsi in un cantiere a Palau, sono vicine a una svolta. In attesa dei risultati dell’autopsia disposta dalla Procura di Tempio Pausania, i carabinieri del reparto territoriale di Olbia, guidati dal comandante Davide Crapa, ipotizzano che il giovane operaio, per cause ancora da accertare, sarebbe rimasto schiacciato dalla benna di un muletto che gli ha compresso letalmente il torace.
In attesa degli ulteriori necessari approfondimenti da parte degli investigatori, un ozierese di 45 anni – il datore del lavoro della vittima – è stato iscritto nel registro degli indagati con ipotesi di reato di omicidio colposo. Alle indagini, su cui vige ancora il più stretto riserbo, collabora lo Spresal di Tempio Pausania. Nei giorni scorsi i militari della stazione di Palau, insieme ai colleghi del reparto territoriale, erano intervenuti in località Cala di Lepre, all’interno di un cantiere edile, da dove era partito l’allarme al 118.
Secondo le primissime indiscrezioni sembrava di essere di fronte a un malore accusato da un uomo che si era accasciato durante la pausa di lavoro. Dopo i primi accertamenti, però, i militari hanno approfondito le verifiche sul corpo dell’uomo notando alcune ecchimosi sospette sul torace.
La Procura ha quindi disposto il sequestro della salma in attesa che il medico legale eseguisse almeno una valutazione preliminare, che ha fatto emergere segni di un probabile trauma da schiacciamento e convinto gli inquirenti ad effettuare l’autopsia.