Omicidio Piras a Lula, aperto il processo contro il fratello e la cognata

Si è aperto davanti alla Corte d’assise di Nuoro il processo contro Nico Piras e la moglie Alice Flore, di 36 e 34 anni, il primo accusato di omicidio premeditato e la seconda di concorso nello stesso reato, nei confronti dell’allevatore Angelo Maria Piras, 41 anni, fratello di Nico, ucciso nelle campagne di Lula il 25 gennaio 2015. Presenti in aula i due imputati, accompagnati dagli agenti penitenziari del carcere di Badu e Carros, dove sono detenuti dal novembre scorso. Secondo l’accusa, rappresentata dal Pm Andrea Ghironi, i coniugi avrebbero ucciso Piras per una questione di dissidi legati alla gestione dei terreni e dell’azienda agricola di famiglia. La vedova e i due figli della vittima si sono costituti parte civile e sono stati rappresentati stamattina in aula dagli avvocati Giovanni Colli, Francesco Mossa e Paolo Canu.

Nico Piras e la moglie sono difesi rispettivamente da Angelo Manconi e Mario Lai. I due legali hanno presentato una lista di 13 testimoni da sentire a dibattimento, che sono stati ammessi dai giudici – presidente Giorgio Cannas, a latere Antonella Useli Bacchitta – e hanno depositato alcune richieste alla Corte. Prima fra tutti una perizia medica su Alice Flore, per capire se il regime di detenzione che la donna sta subendo è compatibile con le sue condizioni di salute. La donna, che ha un figlio di 10 anni, sarebbe molto debilitata e avrebbe seri problemi di salute. I legali dei due coniugi hanno depositato anche una richiesta di esame delle intercettazioni da parte di un loro perito, un sopralluogo nella località dove l’allevatore è stato ucciso e la produzione dell’esame stub effettuato su Nico Piras, subito dopo il delitto del fratello. Il processo è stato aggiornato al 3 novembre.

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