Omicidio Dina Dore, la sorella di Rocca: “C’è un testimone che ha visto l’assassino”

Nuovo colpo di scena in Corte d’Assise a Nuoro dove si celebra il processo per l’omicidio di Dina Dore, avvenuto a Gavoi nel marzo del 2008, che vede imputato come presunto mandante il marito della vittima, il dentista Francesco Rocca. Nell’udienza di questa mattina la difesa ha proposto come teste la sorella Anna Rocca. “Signor presidente, c’è un testimone che ha visto l’assassino all’ora del delitto”, ha detto la donna, suscitando subito la reazione del pubblico presente in aula. Durante la sua deposizione, qualcuno ha urlato “bugiarda”, e sono dovuti intervenire i carabinieri per far tornare la calma in aula. Per la prima volta nel processo, dunque, dopo decine di “non so” e “non ho visto”, spunta un testimone oculare. La sorella di Rocca ha riferito che il particolare è emerso da una conversazione con il commissario di Polizia Putzu che era a Gavoi all’epoca del fatti. Secondo il racconto della donna, il commissario le ha riferito che un confidente gli avrebbe detto che un certo Antonio Delitala, nato a Bolotana ma residente a Sassari, il giorno dell’omicidio si trovava a Gavoi per un funerale e proprio all’ora del delitto sarebbe passato davanti al garage della coppia e avrebbe visto una persona uscire. Non solo: quella persona, Delitala sarebbe in grado di riconoscerla. Il presidente della Corte Antonino Demuro, vista la straordinarietà delle deposizioni acquisite, si è riservato di sentire sia Putzu che Delitala nel corso dell’udienza di oggi.