Avrebbe tentato di sedurre e ottenere prestazioni sessuali da una minorenne. Igor Sollai, il 43enne in carcere a Uta, reo confesso dell’omicidio e dell’occultamento di cadavere della moglie, Francesca Deidda, 42 anni, uccisa a martellate nella sua casa di San Sperate nel maggio 2024 e il cui corpo fu ritrovato il 18 luglio in un borsone abbandonato nelle campagne tra Sinnai e San Vito, vicino alla vecchia statale 125, è indagato anche per violenza sessuale. L’inchiesta, da quanto si apprende, in mano al pm Marco Cocco è nata nel corso degli accertamenti sull’omicidio, mentre i carabinieri indagavano su Sollai e tenevano sotto controllo i suoi telefonini.
Proprio nel corso delle indagini, come anticipato da l’Unione Sarda, sarebbe emersa la violenza sessuale ai danni di una 15enne figlia di amici di Sollai. L’uomo l’avrebbe fatta entrare nella sua abitazione a San Sperate alcuni giorni prima dell’arresto per l’omicidio e secondo gli inquirenti aveva intenzione di abusare di lei. Una intenzione bloccata dall’immediato intervento dei carabinieri. I contorni della vicenda, vista l’età della vittima, sono coperti dalla massima riservatezza. Di sicuro in queste ore è stata notificata a Sollai una richiesta di incidente probatorio, un confronto che dovrà esserci tra lui e la minorenne per ricostruire tutta la vicenda.
Gli avvocati Carlo Demurtas e Laura Pirarba che difendono Sollai non sono stati informati del nuovo procedimento per il quale è stato nominato per il momento un avvocato d’ufficio, ma la prossima settimana incontreranno il loro assistito anche per discutere di questa nuova pesante accusa.