Hanno deciso che non faranno ricorso in Cassazione Giada Campus e Cosmin Nita, condannati a quattordici anni per l’omicidio di Manuel Careddu, commesso la sera dell’11 settembre del 2018 in un terreno nelle campagne di Soddì sulle sponde del lago Omodeo. I due, all’epoca dei fatti minorenni, hanno seguito un percorso giudiziario diverso rispetto agli altri tre imputati, Christian Fodde, Riccardo Carta e Matteo Satta condannati rispettivamente all’ergastolo, a trent’anni e a sedici anni e otto mesi. Come riporta La Nuova Sardegna, i due ragazzi adesso maggiorenni, hanno rinunciato a presentare il ricorso in Cassazione, accettando la pena comminata nei due gradi di giudizio e di fatto evitare di allungare i tempi per l’avvio del percorso rieducativo e il ritorno alla libertà che dovrebbe essere fra poco meno di cinque anni.
Infatti, sebbene qualche sporadica uscita dalle strutture di Roma e Quartucciu, dove Giada Campus e Cosmin Nita sono rispettivamente ospitati, la riabilitazione non è ancora cominciata. I due ragazzi hanno comunicato la loro decisione, tramite lettera, agli avvocati Giancarlo Frongia, legale di Giada Campus, e Gianfranco Siuni, difensore di Cosmin Nita. Quindi c’è stata la rinuncia formale di presentare ricorso in Cassazione, fatto che apre loro la porta per il percorso rieducativo.