Lo hanno affrontato mentre transitava vicino al parco giochi in sella al suo scooter, poi hanno iniziato a colpirlo con calci e pugni, facendolo finire a terra, schiacciato dal ciclomotore e probabilmente hanno continuato a colpirlo anche quando era sull’asfalto, fino a ucciderlo. Una aggressione brutale sotto gli occhi di decine di persone, anche dei bambini che giocavano nel parco comunale di Capoterra. Una violenza inaudita per l’acquisto o la vendita di pochi grammi di droga, di uno spinello.
È morto così Vincenzo Crisponi, 56 anni. Portati in caserma e in nottata fermati con l’accusa di omicidio Ignazio Siddi, 43 anni e Francesco Farigu, di 41, entrambi di Capoterra. L’aggressione sfociata in omicidio è avvenuta intorno alle 17. Già in mattinata qualcuno li aveva visti litigare animatamente. I carabinieri stanno cercando di capire le ragioni dell’aggressione, al momento non ci sono conferme ufficiali, ma tra le ipotesi la più avvalorata è quella di una discussione nata per l’acquisto o la vendita di droga per uno spinello.
A quanto pare pochi minuti prima delle 17, orario in cui è avvenuto il pestaggio mortale, Crisponi sarebbe stato avvicinato da Farigu non troppo distante dall’area del parco giochi, il quale gli avrebbe proposto l’acquisto di uno spinello da parte di Siddi. Il 56enne ha rifiutato, rispondendo in malo modo a Farigu, proferendo parole ingiuriose nei confronti di Siddi. Avrebbe poi acceso lo scooter e si sarebbe allontanato. Pochi istanti dopo è tornato in via Satta dove c’erano gli altri due conoscenti. Si è fermato vicino a loro, ha parcheggiato il motorino, ma non avrebbe però avuto il tempo nemmeno di dire una parola e togliersi il casco che Siddi si sarebbe scagliato contro di lui. Lo avrebbe colpito ripetutamente – secondo una possibile ricostruzione Farigu teneva fermo il 56enne mentre l’amico lo colpiva – calci, pugni, tanto che Crisponi ha perso l’equilibrio cadendo sullo scooter. Anche mentre si trovava a terra le botte sarebbero continuate. Un ragazzo che si trovava in zona è intervenuto per fermarli, ma è stato scacciato e poi inseguito da Siddi. I due, vedendo a terra il 56enne agonizzante, sono poi fuggiti.
Alcune persone che si trovavano in i via Satta hanno chiamato il 112. Sul posto sono arrivati i carabinieri della Stazione di Capoterra, i colleghi del Radiomobile della Compagnia di Cagliari, coordinati dal tenente Stefano Martorana e un’ambulanza del 118. I medici hanno tentato a lungo di rianimare il 56enne, ma non c’è stato nulla da fare. I militari si sono subito messi alla ricerca degli aggressori. Il lavoro sarebbe stato reso più facile anche grazie ai numerosi testimoni. Uno dei due, poco tempo dopo il pestaggio mortale, è tornato in zona e chi aveva assistito all’aggressione lo ha subito indicato ai militari del Radiomobile che lo hanno bloccato; il secondo sospettato, invece, è stato rintracciato poco dopo dai colleghi della locale stazione. Intanto a Capoterra arrivavano il magistrato di turno Gaetano Porcu e il medico legale Roberto Demontis, che si è occupato dell’esame esterno della salma. Farigu e Siddi sono stati portati in caserma per essere interrogati e, poco dopo mezzanotte, per loro è scattato il fermo per omicidio. Adesso si trovano in carcere a Uta. Nei prossimi giorni sarà eseguita l’autopsia sul cadavere del 56enne.
Manuel Scordo